martedì 26 aprile 2011

ogni cittá ha il suo panificio

Perché quando vado all'estero, in vacanza molto low cost, perché soldi non ce ne sono mai, allora prenoto il volo 5 mesi prima,. l'albergo 3 mesi prima e il resto lo metto da parte come le formichine, si deve mangiare risparmiando, giusto il mini9mo per gustare qualche specialitá del posto, e per poter andare la sera a letto sazi e senza sognare cassate e panini con le panelle. A Parigi fu una tragedia. Nemmeno una insipidissima crepes andava sotto le 5€. Mi salvó la cena al Le train blue offerta dal Bruder, che praticamente costó quanto il viaggio A/R piú l'albergo. Le colazioni peró erano sempre buonissime e porchissime, interi e interi panetti di burro saranno serviti per fare quei meravigliosi croissant che divoravo a colazione, e qui non c'era prezzo che tenesse. A Londra, che devo dire in confronto a 5 anni fa, mi parse meno cara (santo euro proteggici tu) la mia ancora di salvezza era Pret a Manger, che poi quando ci lavoravo 10 anni fa meglio non pensare ai quanto tempo sia passato) lo detestavo, detestavo sentire odore di salmone e uova alle 6 di mattina, detestavo tornare a casa che puzzavo di maionese e tacchino, e invece adesso lo adoro. Adoro ogni suo sandwich e ogni suo jogurth, ogni brownie e succo d'arancia. Con pochi pounds ci facevo ottimi pranzi lo scorso anno. Ma a Copenhagen non sari mai potuta sopravvivere senza lagkaghuset, il miglior panificio che abbia mai visto. E non mi dite che i panifici al sud Italia sono favolosi, perché non avete idea di cosa sia questo. E lo so che il pane crucco é buono, ma si panifica quasi sempre a livello industriale e i prodotti non sono freschissimi, il Pane della settimana, si chiama cosí, non perché in offerta in quella settimana, ma perché DURA una settimana, senza mai divenire duro, alla faccia del pangrattato.
Dire che Copenhagen sia cara, non sarebbe abbastanza. Una birra costa in media 7€, quella piccola, un Kepab 8, contro i 2,50 di Berlino. Non c'è da meravigliarsi se poi per strada si incontrano cartoni di Domino's pizza e lattina di birra (paese che vai, barboni che trovi, qui raccolgono il pfand del vetro, lí l'alluminio delle lattine). Una margherita costa circa 15€, un pasto di una sola portata con una birra (piccola) circa 35 €, che poi grazie che Berlino é una delle mete piú ambite, é molto economica rispetto a qualsiasi capitale europea.
Insomma il panifico dal nome impronunciabile, é pieno di ogni leccornia. Dal dolce al salato, persino pizzette e rolló col wurstel (e solo i terroni possono capirmi), ma anche di croissant ripiani di cioccolato, rabarbaro etc...Mi ha salvato la vita.
Mi mancheranno le sue vetrine piene zeppe di dolci e filoni di pane. Come souvenir della cittá mon ho portato una sirenetta (con le gambe, ha le gambe giuro), non un elmo da vichingo, ma  una pagnotta e un filone. Ora mi é venuta fame.

3 commenti:

  1. Il rollo' è buono, ma neppure "u' spitinu" scherza!
    Anche a me è venuta fame, ma non è una novità...

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  2. mi da quanto non ne mangio..da aggiungere alla lista di cose da fare quando scendo ad agosto...

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  3. noi dividiamo le cose tra panificio rosticceria e pasticceria

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